Legge Regionale 26/1991: come poter ottenere l’autorizzazione (Articolo 10)
Come annunciato il giorno 25 agosto 2023, oggi inizieremo a parlare della Legge Regionale 26/1991, per informare tutte le persone interessate ma anche per segnalare a tutti gli utenti che possono aiutarci a divulgare le informazioni utili ad ottenere i benefici che la normativa regionale ha previsto per i ricoveri extra regione. Inizieremo dagli articoli di Legge che danno adito a diverse interpretazioni da parte dei vari uffici ricoveri extra regione delle ASL.
Iniziamo dall’articolo 10 della legge che parla di come poter ottenere l’autorizzazione, che deve essere richiesta prima di partire, con una eccezione: in situazione di gravità ed urgenza (ex art. 13 della Legge, che verrà comunque trattato in un’altra nostra” chiacchierata”). La domanda dovrà essere presentata alla ASL di appartenenza corredata da “PROPOSTA SANITARIA ATTESTANTE LA NECESSITA’ DELLE PRESTAZIONI, PREDISPOSTA DA UN MEDICO SPECIALISTA“. Questo recita la legge: non è assolutamente specificato che il medico proponente debba appartenere al Servizio Sanitario Regionale, né che il medico debba appartenere ad un Ospedale privato convenzionato, né è specificato che debba essere “sardo” come, purtroppo, si sente dire dagli uffici con una espressione oltremodo fuorviante. La legge parla di SPECIALISTA senza specificare altro. Perciò lo specialista proponente può appartenere al Servizio Sanitario Regionale, può appartenere ad una Struttura privata, può avere un suo studio privato, può esercitare sia in Sardegna che fuori della Sardegna: determinante è che sia SPECIALISTA, questo e solo questo impone la legge. Poi sarà compito dell’Ufficio ricoveri extra regione controllare se la prestazione è fattibile o meno in Sardegna, se i tempi di attesa sono conformi alle esigenze del paziente ma questo esula dal discorso. So per certo che molte persone, che si sono recate a chiedere l’autorizzazione in certi uffici ricoveri extra regione, con proposta sanitaria di un medico di una Struttura extra regione, sono state mandate via con questa motivazione inaccettabile. Alcuni utenti, invece, hanno presentato la domanda via mail, sempre con una certificazione di un medico di una Struttura Sanitaria del continente e dopo il rigetto hanno ottenuto giustizia con il ricorso. Tanti, però, hanno rinunciato per colpa della illegittima indicazione dell’ufficio preposto e, francamente, tutto ciò non è giusto.
NOI LOTTIAMO PERCHÉ EPISODI COME QUESTI NON SI RIPETANO, PERCHÉ LA LEGGE SIA INTERPRETATA IN MODO GIUSTO E UGUALE IN OGNI AZIENDA SANITARIA, PERCHÉ OGNI CITTADINO VEDA RISPETTATI I PROPRI DIRITTI INDIPENDENTEMENTE DAL LUOGO DOVE VIVE, E QUESTO CONTINUEREMO A FARE FINO ALLA CORRETTA APPLICAZIONE DELLA LEGGE.